Anarchico e parodistico, satira corrosiva tra cinema pop e avangiardia, film di culto da sempre, ambientato nel mondo della pubblicità e incentrato sulla retorica della rappresentazione degli afroamericani nei film di Hollywood, sulla struttura del potere bianco nell’America progressista di fine Sessanta e sulla natura della corruzione aziendale.
Putney Swope, l’unico uomo di colore nel comitato esecutivo di una società pubblicitaria, viene accidentalmente messo ai vertici dell’azienda dopo la morte improvvisa del presidente: in un ballottaggio segreto, la maggior parte i membri del consiglio ha votato per l’unica persona che pensavano non potesse vincere, Putney Swope, dal momento che lo statuto sociale dell’azienda impedisce di votare per sé stessi. Da lì una serie di situazioni paradossali.