Il film, adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2017 scritto da Eshkol Nevo
Terrificante Moretti movie, che si aggiudica la palma del peggior film italiano di sempre, spodestando la decennnale prima posizione del mitico “Chicken park” di Jerry Calà. Il nostro Nanni ormai semi catatonico guidato dagli spasmi della demenza senile, brutalizza il libro dello scrittore israeliano Nevo, stravolgendolo nella struttura narrativa, nello stile e nel punto di vista. Impianta le storie del libro dalla complessa società israeliana alla Roma dei mal di pancia della post borghesia esausta, apatica e indolente. Costruisce tre episodi sgangherati, mal scritti e ancor peggio interpretati, li farcisce di melensaggine da telenovela, di incoerenze narrative, e pesca alla cieca e a piene mani dalla peggiore grottesca parafernalia kitsch del cinema italiano: il tango danzato per strada, la barricata razzista, il figlio scapestrato ma buono, persino lo scottante tema attuale dell’apicolutra!!! Impreziosisce questo aborto con una regia piatta e cialtrona realizzando l’incubo che tutti noi non avremmo mai voluto nemmeno immaginare: un sogno di Ozpeteck realizzato da Muccino. Un po’ meno peggio degli altri attori, Scamarcio che interpreta se stesso: tamarro, non-compagno.