Recensioni, note, deliri sparsi, e altre varie ossessioni
In questo sito sono raccolti articoli, recensioni e testi di vario genere scritti negli ultimi quindici anni.
Materiale sparso tra social, e-mail e altre piattaforme, ora riordinato e reso accessibile in un unico spazio.
Ultimi articoli
Una specie di solitudine – John Cheever
I diari di John Cheever, scritti dalla fine degli anni quaranta fino alla sua morte nel 1982. Forse il libro più bello di Cheever, un diario che può essere letto anche come romanzo incompiuto.Pensieri sparsi, gli schizzi, i racconti di giornate altrimenti...
Mosca sulla vodka (1969) – Venedikt Erofeev
Capolavoro sommerso della letteratura sovietica, spesso banalizzato come la “risposta russa a Bukowski”, ma in realtà molto più vicino a Gogol’ o a un Dostoevskij in coma etilico.Scritto tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta, circolò in Unione Sovietica...
J. K. & CO – SUDDENLY ONE SUMMER (1968)
Ci sono dischi che sembrano nascere fuori dal tempo, sospesi tra sogno e incoscienza. Suddenly One Summer dei J. K. & Co è uno di questi: un piccolo miracolo psichedelico inciso a Vancouver nel 1968 da un ragazzo di appena quindici anni, Jay Kaye, aiutato da un...
CRAZY RHYTHMS (1980) – THE FEELIES
All’inizio degli anni Ottanta, mentre New York è un organismo esausto ma ancora vitale, attraversato da blackout, disoccupazione e una scena artistica in piena mutazione, i Feelies arrivano dal New Jersey con un suono che sembra riflettere la città stessa: nervoso,...
OUR MOTHER THE MOUNTAIN (1969) – TOWNES VAN ZANDT
Il secondo LP di Townes Van Zandt è un viaggio nell’ombra, tra ballate ipnotiche e poesia nera. Our Mother the Mountain non è solo uno dei suoi migliori lavori, ma anche una delle vette della canzone americana. Il folk si tinge di inquietudine, popolato da amori...
REQUIEM FOR AN ALMOST LADY (1971) – LEE HAZLEWOOD
Giugno 1971. L’America ha smesso di credere nei propri sogni, e anche Lee Hazlewood, il cowboy esistenzialista del pop, sembra aver perso la propria ironia. Requiem for an Almost Lady, dodicesimo album e forse il più dimenticato della sua carriera, è un disco spoglio,...
FUN HOUSE (1970) – STOOGES
Il 1970 è un anno terminale per l’America: il Vietnam divora giovani e coscienze, la recessione corrode il sogno del benessere, le città esplodono in rivolte e l’eroina cancella gli ultimi riflessi dell’utopia hippie. In questo scenario apocalittico, il 7 luglio, a...
DEBRIS (1976) – DEBRIS
Debris' – Same (1976) - Etichetta: Static Disposal Perla nascosta del proto-punk americano. Nel panorama musicale degli anni Settanta, dominato da supergruppi rock e progressive monumentali, i Debris' emergono come una scheggia impazzita, un fenomeno tanto marginale...
AFREAKA! (1968) – DEMON FUZZ
I Demon Fuzz un gruppo rock progressivo inglese formatosi nel 1968 e sciolto nel 1972. I suoi membri erano tutti immigrati in Gran Bretagna dai paesi del Commonwealth. Afreaka! esce nel 1970 nella fiorente e sfortunata scena underground londinese, il loro sound è un...
Niente per bocca (1997) – Gary Oldman
Opera prima e unica regia di Gary Oldman, Niente per bocca è un film che sembra emergere dalle viscere stesse della Londra suburbana dei primi anni Ottanta. Non c’è nulla di ornamentale, nulla di compiaciuto: solo la cruda anatomia di una famiglia working class allo...
Conan il barbaro (1982) – John Milius.
Strepitosa pellicola di sangue, onore e magia. Insuperabile epic movie turgido e anabolizzato, solenne e superomista! Eroismo, valor guerriero, revenge, sensualità teratologica, omoerotismo per un'epopea barbarica di bestie, uomini e dei rimasta ineguagliata. In...
The Elephant Man (1980) – David Lynch.
Secondo film di Lynch prodotto da Mel Brooks. Opera sublime sulla diversità, marchiata nello splendido bianco e nero contrastato di Freddie Francis, con il magistrale commento sonoro di Alan Splet e con le musiche di John Morris. Considerato come uno tra i migliori...
Fratelli (The Funeral) (1996) – Abel Ferrara
Fratelli (The Funeral) è un film del 1996 diretto da Abel Ferrara Crepuscolare gangster movie di Abel Ferrara ambientato negli anni '30, che si inabissa nell'inconscio di una famiglia di mafiosi alla ricerca delle radici del male, un kammerspiel esistenziale,...
Il grande Lebowski (1997) – I fratelli Coen
Il Grande Lebowski capolavoro e apoteosi del cinema postmoderno: citazioni, ironia, metanarrativa e decostruzione del mito americano. I Coen, ebrei erranti nel deserto hollywoodiano, giocano col noir come un rabbi con il Talmud, ribaltandone ogni dogma, svuotandolo...
RELEASE OF AN OATH (1968) – ELECTRIC PRUNES
Release of an Oath è probabilmente il vertice artistico degli Electric Prunes, eppure, paradosso emblematico dell’epoca, nessuno dei membri originari della band vi partecipò.Alla fine del 1968, infatti, il gruppo si era già sciolto, ma il produttore Dave Hassinger,...
Macbeth (1948) – Orson Welles
di Orson Welles (1948) Capolavoro eccentrico, girato in meno di un mese, tra nebbie teatrali e scenografie di cartapesta, non tenta mai di nascondere sua povertà dei mezzi, trasformandola in febbre, in linguaggio onirico. Tutto ciò che altrove sarebbe errore: un’ombra...
Dementia (1953) – John Parker
Film fantasmatico e inclassificabile diretto da John Parker, girato nel 1953 ma distribuito soltanto due anni dopo, dopo un travagliato percorso di censura e rimaneggiamenti. Opera unica e irripetibile, concepita quasi per caso — o per ossessione — a partire da un...
OFF WHITE (1979) – JAMES WHITE AND THE BLACKS
Off White è il vertice teorico e sonoro della no wave, il movimento che nella New York di fine anni Settanta trasformò la crisi urbana in linguaggio. Non più punk, non ancora post-punk, ma una vera scomposizione musicale: una musica che si autodistrugge mentre si...
Il campo di concentrazione – Ottiero Ottieri
Nel 1972 Ottiero Ottieri pubblica Il campo di concentrazione, testo liminale che si colloca tra autobiografia patologica, diario clinico e romanzo di introspezione psichiatrica. Scritto durante il ricovero per depressione in una clinica svizzera, il libro assume la...
Chiamalo sonno (Call It Sleep) – Henry Roth
Pubblicato nel 1934 da un giovanissimo Henry Roth, Chiamalo sonno (Call It Sleep) è uno dei testi più complessi e innovativi della narrativa americana del XX secolo. A lungo dimenticato e riportato all’attenzione critica solo negli anni Sessanta, il romanzo...
L’imperatore di Roma (1987) – Nico D’Alessandria
Il fantasma del neorealismo nell’era postmoderna“L’imperatore di Roma” di Nico D’Alessandria (1987) è una di quelle opere che, più che appartenere al cinema, sembrano abitarne il margine, come un detrito o una reliquia radioattiva di un’epoca finita. Girato con mezzi...




















