La Ghimel è la terza lettera dell’alfabeto ebraico. E’ una lettera che si ritrova in altre lingue semitiche e spesso è associata alla rappresentazione di un cammello. Viene scritta come una Waw (ו) con una Jodh (י) come “piede”, e alcune interpretazioni simboliche ritengono che rappresenti un uomo ricco che corre dietro a uno povero per fargli della carità, poiché nell’alfabeto ebraico Ghimel precede Daleth, che significa “uomo povero o disagiato”, dalla parola ebraica “dal”. La parola Ghimel è invece connessa a “gemul”, che significa ‘restituzione giustificata’, o l’assegnazione di premi e/o punizioni. Come tutte le lettere dell’alfabeto ebraico che corrispondono a valori numerici, la Ghimel corrisponde nella gematria al valore numerico 3. Questo è un punto molto interessante, perchè il 3 ha nella cultura Occidentale e in particolare nella cultura cristiana valore di perfezione, nell’ebraismo il 3 quindi la Ghimel assume un valore diverso: sappiamo che la Bet (ב) che ha valore 2, rappresenta la dualità (una chiave fondamentale per intendere l’ebraismo), ma dualità oltre ha essere unione, è anche antinomia, opposizone, contrasto, ecco la Ghimel (interpretazione un po’ cabalistica) è come se mettesse pace ‘all’ irrequietezza’ tra le due unità che compongono il 2 della Bet.