Dopo l’agghiacciante aborto autoriale di Ezio Greggio con “Il silenzio dei prosciutti ” anche Jerry Calà se ne esce fuori con un film folle che tenta la parodia impossibile dei kolossal americani. Ne esce fuori una disastrosa e allucinata parodia poveristica dei Jurrassic Park exploitation con un Calà in delirio egoico Wellsiano (regista/autore/interprete). Non c’è mezza trovata che funzioni: recitazione da oratorio, assenza di tempi comici, attori bolliti, persino la bellissima Hampton imbruttita, citazionismo sfrenato tutto condito dalle musichette clonate da “Tropicana” marchio di garanzia DOCG di Calà. Film di una bruttezza e di uno squallore epici, al di là di ogni buon senso e di ogni buon gusto. Siamo praticamente a livelli di trash iper-sublime. Per i trashofili dallo stomaco forte esiste anche la versione US con tanto di autodoppiaggio di Calà che è oltre ogni immaginazione.