Epico drammone al sapore di pannolone. Una delle vette più “alte” del rincoglionimento Sordiano qui veramente al capolinea. Una sorta di lacrima movie fuori tempo massimo in versione equina e allegoria del vecchio fiaccheraio-regista-attore ormai alla frutta che farà presto la fine del suo moribondo cavallaccio pronto per diventare scadente macinato per hamburger. Girato da un torso-umano, fotografia agghiacciante, si ritroviamo però tutti i topoi sordiani declinati nello squallido e nel patetismo ricattatorio: Roma, gli antichi mestieri, la vecchiaia, l’animalismo fai-da-te, il tutto riletto con caparbia ottusità nostalgica. Ammetto di essere un fan sfegatato di questa immonda pellicola che non cessa mai ad ogni nuova visione di catturarmi. da vedere assolutamente.